Chi Siamo
“Diritti in Movimento” è un’associazione che mira a occuparsi organicamente dei dirittidelle persone fragili, con il ‘diritto civile’ messo al centro degli interessi, della discussionepolitica, del metodo di lavoro: se è vero che sempre più la vulnerabilità – da cui tantimomenti della nostra vita sono contrassegnati – richiede parole di prossimità, confidenza,interscambio.
Ci si propone, in particolare, di analizzare la frontiera dei diritti soggettivi secondo untaglio ispirato alla franchezza, al realismo, con particolare attenzione per i motivi dellaquotidianità, dell’effettività. La condizione umana – si tratti di femmine, di maschi, di bambini – appare sempre più costellata oggigiorno di passaggi ‘dinamico-relazionali’ e di momenti ‘statico-solitari’: neo-posizioni da rifinire su ambedue i versanti, ossia la piazza e il buen retiro, il dentro e il fuori, il sole e l’ombra, gli strepiti e i ronzii nostalgici, appartati.
No comunque – per il giurista odierno – a un’ottica di tipo paternalistico,commiseratorio. Piuttosto un registro ‘promozionale’, tale da esaltare la freschezza partecipativa, la fertilità individuale dei più deboli. In gioco c’è la ‘qualità di vita’ di ‘ciascuno di loro’, di ‘ognuno di noi’: casa, lavoro, affetti, reddito, territorio, pensione, salute, assistenza, scuola, cultura, servizi, legami sociali, ambiente, tempo libero. “Diritti in Movimento” si articola in Centri regionali: chi intende iscriversi e collaborareè invitato a prendere contatto con il Coordinatore regionale competente per territorio,seguendo poi le pagine Facebook DM di ciascuna Regione.
* PAGINA FACEBOOK REGIONALE DI ‘DIRITTI IN MOVIMENTO’ – Si tratta di una pagina da affidare, contesto per contesto, a una ‘squadra redazionale specifica’, sotto la guida del Coordinamento regionale, con la collaborazione dei singoli coordinatori cittadini. Va alimentata quotidianamente. Copertina da rinnovare spesso, foto dei collaboratori, segnalazione di incontri, notizie di convegni, appuntamenti, mostre, concerti.
Interviste a personaggi locali, lavoro di sentinella circa i soprusi e le storture nel territorio, storie locali di vita vissuta, boccate di ossigeno. Flash critici su problematiche legislative, professionali, giudiziali, amministrative di rilievo locale o anche nazionale, e così via. Controllo che il dialogo coi lettori non trascenda mai, che non calpesti almeno il codice penale. Per questioni e difficoltà tecniche sentire Carol Comand,
caroldovesei@libero.it
* COORDINAMENTI CITTADINI di Dm, ISTITUIRE E VALORIZZARE – Fondamentale trovare e insediare quanto prima uno o più Coordinatori, per ogni città o comprensorio importante: per esempio la Coordinatrice di Dm per la Toscana è Gemma Brandi, e tutti noi contiamo vi sarà presto un ‘coordinatore / mento’ specifico a Firenze, Pisa, Lucca, Livorno, Massa, Arezzo, Pistoia, Siena, Grosseto, e magari anche in altre cittadine tipo Prato, Empoli, Viareggio, Piombino, Cecina, Orbetello, Chianciano. Così ovunque nel resto della Penisola.
* LEGISLAZIONE REGIONALE, PROGETTI – Molti fra i diritti civili dei fragili, per camminare, necessitano delle gambe di una rete pubblicistico-servizievole, validamente istituita a monte. Le leggi regionali sono spesso fondamentali come apporto. L’amministrazione di sostegno costituisce un esempio significativo; eppure oggi
in molte Regioni una legge regionale in argomento manca addirittura. E ci sono poi tutte le altre provincie istituzionali-sofferenziali da monitorare e presidiare; sanità, vittime, famiglia, indigenza, disabilità, carcere, dipendenze, bambini, anziani, bullismo, omofobia, razzismo, case di riposo, animali, e così via. ‘Dm’ dovrà con passione ed energia fare la sua parte: pungoli alla Regione, stimoli, contestazioni, tallonamenti, spinte ideali, consigli, insistenze, critiche robuste, segnalazioni, ammonimenti. Un ‘cane mastino’, che sa abbaiare,
incalzare e mordere … figurativamente.
* LIVELLO COMUNALE di Dm – Ogni Coordinatore cercherà di contattare e animare, appena possibile, gli Assessorati che sono coinvolti nelle Politiche sociali del proprio Comune, ricordando loro come le buone linee di gestione, per l’universo della vulnerabilità/rischiosità, comportino necessariamente un percorso complesso, articolato in più momenti, persona per persona; (1) ‘Presa in carico’ appunto a livello comunale
(come ente aggregatore/organizzatore di tutte le autorità metropolitane, pubbliche e private, di ogni risorsa, associazione, agenzia, centro sociale, etc.), almeno relativamente ai soggetti fragili di una certa gravità, in prospettiva per tutti quanti; (2) Concezione laico-esistenziale della ‘Salute’, quale realtà non prettamente medicalistica, intesa come benessere individuale, collettivo; (3) Nozione non commiseratoria bensì promozionale, affluente, edificante, della Fragilità e della Risocializzazione; (4) ‘Progetto di vita’ / Identikit
pulsionale-dinamico, balsamo e lievito di accompagnamento per l’interessato; (5) ‘Negoziazione-Consenso’ come passaggio secolarizzato, centrale nella manovra di rilancio, di alleanza operativa e costruttiva, che lega orientativamente fra loro tutti gli stipulanti; (6) Eventuale introduzione nel caso dell’ ‘Amministrazione di sostegno’, apertura di sportelli allora, formazione, collaborazione col G.Tutelare, rassicurazioni, propaganda di un’immagine buona, aiuto concreto agli amministratori di sostegno; (7) Da parte della persona fragile ‘a rischio’ >>> assunzione di forte auto-responsabilità, impegno a guarire, svolta, orgoglio rinascimentale, luce, rispetto, serietà di agenda, rigore quotidiano, coerenza e fiducia.
* PROGETTO DI VITA – Rappresenta il nucleo semantico-concettuale, la ragion d’essere di officina, per il nostro Movimento. Dare risposta alle necessità e ai desideri, magari inconfessati, viscerali, profondi, di una creatura con seri deficit, priva del focolare domestico; consentire all’interessato di fruire (pur dopo il venir meno dell’architrave familiare) di cure e atmosfere modellate sull’attuazione effettiva dei suoi sogni, sul presidio attento delle sue esigenze. L’obiettivo immediato sarà, al riguardo, persuadere quanto prima i singoli
Comuni ad avviare e far funzionare il ‘Registro municipale per i Progetti di vita’, secondo l’esempio-modello già inaugurato da Reggio Emilia.
* ORGANIZZAZIONE DI EVENTI CULTURALI – Importante, per Dm, promuovere in loco (sulle diverse voci dell’esclusione sociale, del “non farcela”, del danno, su tutti i nostri temi insomma) convegni e seminari, tavole rotonde, linee di ricerca, mostre, e perché no spettacoli, occasioni di incontro, presentazione di libri;
promuovere momenti di discussione con le Università, con la Pubblica Amministrazione, con il terzo settore, con le famiglie, col volontariato.
* COLLABORAZIONE CON OGNI RISORSA e FILAMENTO “DEBOLOLOGICO” LOCALE – Tutto ciò che è vivo e battagliero, autentico, nobile, fragrante, in quella certa città e dintorni; tutto ciò che sia schierato dalla parte degli ultimi o dei penultimi, delle vittime, che sia rappresentativo di interessi meritevoli-altruistici-affluenti, ben organizzato a livello associativo, collettivo o personale, territorio per territorio: tutto questo andrà bene, per noi di Dm, come alleato, come ispiratore, come compagno di strada, di tandem e di battaglia.
* SEGNALAZIONE DI SOPRUSI E DISFUNZIONI TERRITORIALI, NELLE NOSTRE PAGINE FB – Scuole pericolanti, danneggiati e maltrattati vari, Centri di salute mentale che non fanno abbastanza, Consumatori presi in giro, Ospedali in tilt, Sindaci indifferenti ai disguidi, Case di riposo in cui si legano gli ospiti, Devastazioni ambientali, Asili o nidi malconci, Badanti che approfittano della situazione, Abbandoni istituzionali, Barriere
architettoniche assurde, Fabbriche che inquinano in modo spropositato, Ruberie, Nepotismi, Servizi sociali neghittosi, Parchi con le siringhe, Carceri sovraffolate, Prepotenti di quartiere senza controllo >>> NO GRAZIE, passeremo il tempo a dirlo, a scriverlo, a documentarlo, a ’denunciarlo’, pur con tutta la prudenza e positività necessaria.
* SEGNALAZIONE DI PRATICHE ESEMPLARI, RASSERENANTI –– Parleremo anche di chi, intorno a noi, fa il proprio dovere, magari anche di più: cioè dei maestri che si prodigano, dei medici generosi, degli assessori lungimiranti, dei sacerdoti limpidi e altruisti, dei protocolli coraggiosi, dei nidi e crogioli fecondi, di tutto ciò che in quel certo contesto emana efficienza, intelligenza, fierezza del proprio lavoro, amore per il prossimo (fa ridere oggi questa parola?).
* INTERVENTI DIRETTI DI AIUTO IN CASI SPECIFICI – Potrà capitare che il Movimento debba intervenire direttamente a tutela di vittime specifiche, le quali si sono lamentate esplicitamente con noi, o delle cui vicissitudini ci è giunta notizia. Volta per volta occorrerà saper trovare la strada più efficace, più tagliente, astuta, sapiente e pragmatica.
* DISINTERDICIAMO GLI ATTUALI INTERDETTI – Battaglia di civiltà questa, esemplare, paradigmatica: in attesa di riuscire ad abrogare l’interdizione, da parte del Parlamento italiano, riusciamo già oggi a far ‘disinterdire’ un interdetto ogni sei mesi, in ciascuna regione, Tribunale per Tribunale, prossimamente, ce la facciamo?
* LABORATORIO PRATICO-TEORICO – Lavorando (come Dm) sulle storie e sui casi singoli può capitarci, accadrà non di rado, che si facciano delle scoperte: utili per aprire strade nuove, inesplorate, per l’intero diritto civile. Ad es., fin dove giunge il diritto di non soffrire? Quali sono i puntelli e risvolti esistenziali del diritto alla salute? A che gradino stanno arrivando i diritti degli animali? Perché è giusto che l’amministratore di sostegno risponda, in sostanza, solo in caso di colpa grave? Quando si può parlare di un diritto alla ‘realizzazione personale’? È nelle piccole cucine che nascono spesso le grandi ricette, che si intravedono le praterie. Se un ‘matto’ arreca un danno ad altri, è giusto che non paghi niente? Uno che dentro di sé accusa qualche ombra, uno che però funziona abbastanza, orbene, è ragionevole che possa fare testamento, decidere lui il da farsi col dentista, magari sposarsi, fare regali alla fanciulla che ama? Davvero è il ‘consenso’ la chiave della nuova medicina/bioetica, o non lo è piuttosto la necessità che chi ha il potere, la scienza, l’autorità, faccia sempre LUI il proprio dovere? Come assicurare, a chi sta morendo, e vacilla un po’ con la testa, la possibilità (medicina a parte) di andarsene serenamente, chiudendo i conti con certe persone, perdonando e facendosi perdonare, lasciando i suoi beni a chi gli sta davvero a cuore? ‘Capacità legale’, ‘capacità di intendere e volere’, vogliamo ancora usarle queste parole, servono tutt’oggi categorie del genere?
* NUOVI LINGUAGGI – Dovremo sempre (noi di Dm) non scordare di domandarci verso che tipo di linguaggio si sta andando, si dovrebbe muovere, in ambito ‘debolologico’. In che modo si esprimeva fino a ieri il legislatore, come invece tendiamo a parlare oggi; quale lessico internazionale sta montando, fiorendo (Onu, Europa); che terminologie usano attualmente i nuovi gruppi pensanti, gli interstizi, le eccellenze; quali sono i verbi e sostantivi delle discipline competenti, i lemmi dei social emergenti, delle nicchie più creative. Chiedersi
ogni giorno cosa possono insegnare, al mondo del diritto, altri ambiti più divertenti, briosi: cinema, letteratura, arte, musica, teatro, filosofia, mondo “psi”, sociologia, economia, il resto dei comparti extragiuridici.
* CONFLITTO DI INTERESSI – Dovremo stare attenti a gestire / evitare i ‘Conflitti di interessi’, che danneggerebbero la nostra immagine: tendenzialmente “pura, donchisciottesca, francescana”. Il ruolo del movimento è in effetti di tipo ‘non profit’. Se però una certa battaglia ideale viene condotta ‘in loco ‘da uno o due avvocati, per esempio, forse non dovremo proibire loro di occuparsi poi del caso, a livello professionale:
idem per i medici, per i commercialisti, per gli psicologi, etc. Sarà sempre possibile, mi pare, un’offerta di assistenza professionale: non dovranno nascere però, direi, accaparramenti, esagerazioni, sfruttamenti di quella faccenda a fini di lucro.
Scopri i Professionisti del nostro Team
Questa sezione ti presenta i professionisti appassionati che rendono unico il progetto di Diritti in Movimento.

Paolo Cendon
Giurista e Scrittore
Figura centrale nel panorama giuridico italiano, si dedica alla tutela dei diritti delle persone fragili.

Maria Rossi
Esperta di Diritto Sociale
Con un approccio strategico, guida iniziative mirate alla protezione delle persone vulnerabili.

Luigi Bianchi
Consulente Legale
Porta una lunga esperienza nel campo giuridico e un impegno costante verso le riforme sociali.

Anna Verdi
Specialista in Diritto Civile
Riconosciuta per la sua creatività e abilità nel risolvere complesse questioni legali.

Paolo Cendon
Giurista e Scrittore
Collaborare con il team di Diritti in Movimento è stata un’esperienza straordinaria: professionalità, competenza e un impegno autentico verso i diritti delle persone fragili.